Mar 25, 2020 - Ai tempi del corona virus    Commenti disabilitati su Tutta mia la città

Tutta mia la città

24 marzo. Sono circa le 18:30.
Nuovamente munita di autocertificazione, quella nuova, la “3.0”, esco per dirigermi ancora in farmacia. Di nuovo? direte voi….che volete che vi dica? Sì, di nuovo. Sto facendo una cura e devo andare a procurarmi i farmaci.
Fa freddino, le temperature si sono abbassate.
In Molise, quella regione che molti pensano non esista e sia stata inventata, ha nevicato: fonti attendibili me lo hanno detto, anzi mi hanno mandato le foto.
Comunque…esco e mi avvio verso il centro.

Mi rendo conto che c’è molto più silenzio della settimana scorsa. I passaggi delle auto sono ulteriormente ridotti, c’è ancora meno gente…ora che ci penso non ho più visto cani portati a spasso…ah già l’ordinanza dei 200 metri, ora ricordo…no, c’è ancora qualcos’altro…
L’ULTIMA DIRETTIVA!! Non si può più uscire dal proprio comune salvo situazioni particolari e devono essere veramente particolari.

Sono quasi le sette di sera ma sembra notte fonda.  Non perché sia buio, c’è ancora luce, le giornate si sono ormai allungate parecchio, ma per l’assenza di gente e di rumori.
Anche il passaggio dei treni si è ridotto. Passando in stazione, sia all’andata che al ritorno, ho sentito solo un annuncio di un regionale veloce.

In farmacia non c’era nessuno.
Quelli che erano andati a ritirare la spesa in un supermercato fuori dal proprio comune, sono stati rimandati indietro.
Si fanno scorte di cibo sullo stile degli Apocalittici americani (documentario a puntate del 2012)
Dopo il gel dell’Amuchina….È SPARITA LA CARTA IGIENICA!!

Gollum e carta igienica

Veder le strade deserte mi ha, comunque, confermato la coscienziosità dei cittadini.
Mi ha anche ricordato quando ero bambina e trascorrevo le mie vacanze in campagna. A volte uscivo di casa e andavo a passeggiare per il paese in pieno pomeriggio. Non c’era anima viva. Silenzio assoluto. Ma era normale in piena estate a quell’ora le persone stavano in casa al fresco, a schiacciare un sonnellino, e così molti dei miei coetanei. Io, con la scusa di recarmi dalla casa dei nonni a quella degli zii, me ne andavo in giro e canticchiavo sempre due canzoni: “Tutta mia la cittààààà, un deserto che conosco…” una cover della fine degli anni ‘60 del brano inglese “Blackberry Way” dei The Move, che da noi era stato portato al successo dall’Equipe 84, oppure un’altra che cantava Bobby Solo: “Al mio paese quando il sole picchia sulle case, tutta le gente chiudi gli occhi e chiude le persiane…..” (chissà se qualcuno di voi se le ricorda).
Non avrei potuto immaginare che tanti anni dopo le strade sarebbero state deserte e non per il caldo o per l’ora tarda…

Sono le otto e mezzo di sera e sento un abbaiare forsennato e isterico…so chi è. Sempre lo stesso cagnolino portato a spasso dal suo padrone. Questo sì non ha saltato praticamente un giorno. Lui abbaia sempre a tutto e a tutti, nervoso e prepotente, come se chiunque, umano e non che si trovi per strada, sia lì per fargli un dispetto o per portargli via qualcosa. O forse ha solo paura che questo avvenga…

Anche il principe Carlo si è ammalato…e qui i commenti si sprecano: vedi?…nonostante tutti i suoi soldi…anche lui…non serve essere nobili…’a livella, come diceva Totò…non solo ai poveri diavoli.

Io penso che se non potessimo avvalerci dei farmaci, dei presidi sanitari e dell’evoluzione tecnologica, questa pandemia a quest’ora avrebbe mietuto vittime tante quasi quante ne fece l’influenza spagnola durante i due anni successivi alla fine della Grande Guerra.

Io non sto male a casa, anzi.
Leggo, studio, scrivo, guardo un sacco di film e documentarti, faccio ginnastica…l’unico handicap è il mio livello di vitamina D ma, come detto prima, i farmaci aiutano in attesa di poter uscire…mi sa che prenderò il sole sul balcone appena possibile, perché no?
E penso anche a quante donne in questo momento a casa loro proprio non stanno bene.
Alla fine della quarantena temo che, oltre ai morti per la pandemia, si farà la conta anche delle donne morte per mano dei compagni…
Sono anche in aumento i TSO.
Ci saranno forse dei divorzi in più, forse anche delle nascite.
Qualcuno, forse, riscoprirà qualcosa della persona che ha accanto e che aveva dimenticato o scoprirà qualcosa di nuovo che sorprenderà piacevolmente…qualcun altro scoprirà di AVERE UNA PERSONA ACCANTO!!
Spero ci ricorderemo di questo periodo…possibilmente un po’ più a lungo di quanto non si ricordi le cose lei…

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Tutta mia la cittàultima modifica: 2020-03-25T22:36:24+01:00da tataianna
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