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Apr 3, 2020 - Ai tempi del corona virus    Commenti disabilitati su Quando la bufala non è una mozzarella

Quando la bufala non è una mozzarella

Chivasso, 02 Aprile 2020
Caro “bloggario”, senti un po’ qua…

Il virus non resiste al calore e muore se esposto a temperature di 26-27 gradi
Fate gargarismi con con una soluzione disinfettante di modo che il virus muoia prima di scendere nella trachea e nei polmoni
Esponetevi al sole
Al mattino fate un respiro profondo e trattenete il fiato per dieci secondi (rimedio che andrebbe a sostituire il tampone)
Assumete due grammi di vitamina C al giorno e mangiate tante arance
Assumete la vitamina D
Assumete acido acetico
Fate gargarismi con la candeggina
Utilizzate gli oli essenziali e acqua salata
Tagliarsi la barba evita il contagio
Il corona virus rende sterili soprattutto gli uomini
Se vieni contagiato dal corona virus te ne accorgi sempre
I bambini non rischiano di essere contagiati da nuovo corona virus
Gli animali domestici possono trasmettere il corona virus
Il nuovo corona virus è un ceppo di virus dell’influenza che è mutato
Al rientro a casa bisogna sempre lavarsi i capelli e gli indumenti indossati
La suola delle scarpe porta sicuramente il virus in casa e trasmette l’infezione
Pane fresco o verdure crude possono essere contaminate dal nuovo coronavirus e trasmettere sicuramente l’infezione a chi li mangia
Gli extrracomunitari sono immuni all’epidemia grazie al vaccino contro la tubercolosi
I farmaci antivirali prevengono l’infezione da nuovo coronavirus
Mangiare aglio può aiutare a prevenire l’infezione da nuovo coronavirus
Bere tanta acqua lava il virus dalle vie aeree e lo spinge nello stomaco dove viene distrutto dagli acidi gastrici
Mangiare tante proteine aumenta l’efficacia del sistema immunitario
Il risciacquo regolare del naso con soluzione salina può aiutare a prevenire l’infezione da nuovo coronavirus
Il virus Sars-CoV-2 vola nell’aria fino a 5 metri
Gli antibiotici prevengono l’infezione
La Tachipirina cura l’infezione da nuovo coronavirus
Il nuovo coronavirus può essere trasmesso attraverso le punture di zanzara
Una lampada a raggi ultravioletti può uccidere il nuovo coronavirus
C’è correlazione tra epidemia da nuovo coronavirus e rete 5G
Ci si può infettare con il nuovo coronavirus bevendo l’acqua del rubinetto
Il virus si trasmette per via alimentare
Gli essiccatori per mani ad aria calda uccidono il nuovo coronavirus
Le mascherine fatte in casa proteggono dal nuovo coronavirus
Se mi metto due o tre mascherine una sull’altra sono più protetto dal nuovo coronavirus
Non è vero che i fumatori rischiano più degli altri di ammalarsi di Covid-19
Le zampe dei cani possono essere veicolo di coronavirus e vanno sterilizzate con la candeggina
Fare un bagno caldo previene il COVID-19
Chi abita in zone con clima caldo umido è più a rischio di infezione da nuovo coronavirus
Se si hanno avuto contatti con soggetti positivi al virus si possono prendere dei medicinali che prevengono l’infezione

Ecco il “dictat” dei 40 punti (se non ho contato male) raccolto navigando in rete, ascoltando messaggi audio che arrivavano da fonti la cui credibilità lasciava alquanto sospetti, leggendo post su facebook ecc ecc.
Che facciamo: ridiamo? Piangiamo? Entrambe?
Per la cronaca: non leggo quasi più i post su facebook.
Una delle domande che mi pongo (e non solo la sola sicuramente) è: ma come fa la gente a tirar fuori delle baggianate di questo tipo?
Poi penso: quante persone avranno creduto?
Non avendo letto notizie di ricoveri al centro ustionati o disintossicazioni di gente che si è immersa nell’acqua bollente, o che ha ingurgitato tisane altrettanto bollenti, o che in momento di distrazione mentre faceva i gargarismi con la candeggina l’ha trangugiata…penso, e spero pochi.
Beh…l’aglio sicuramente mangiato in quantità considerevoli potrebbe effettivamente funzionare: data la nube di gas irrespirabile che si sviluppa il giorno dopo, effettivamente le persone sono incoraggiate a stare lontano….a meno che non lo mangiamo tutti, ma tanto se il corona virus muore soffocato dalle “fiatelle” collettive, abbiamo vinto noi! Quindi: BAGNA CAODA PER TUTTI!!
Le persone (tante) che avevano litigato ferocemente con acqua e sapone e come conseguenza del litigio parevano essersi irrimediabilmente separate da entrambi, sembrano siano giunte ad una riconciliazione con l’una e con l’altro. Speriamo duri!
Per quanto riguarda lo stare al sole saranno felici i patiti della tintarella che diranno con grande soddisfazione:”Visto? L’ho sempre detto io che il sole fa bene!!” Anche se mi sa che dovranno accontentarsi di prendere il sole sul balcone.
Volendo si potrebbero fare battute per ognuna di queste “informazioni”.
L’illusione di ottenere il massimo risultato con meno del minimo sforzo.

Essere informati correttamente e sapere “le cose” costa fatica. Molto più riposante credere a delle assurdità ma che rispondono alle speranze, che, appunto foraggiano l’illusione.
Lo vediamo spesso, per esempio tutti i sacrosanti, anni quando arriva il momento della “prova costume”: diete dimagranti, tisane super-sgonfianti, esercizi facili facili e, soprattutto, non troppo faticosi da fare un mesetto prima per avere: ventre piatto, culo sodo, cosce di marmo.
Funziona? Certo!….per chi vende le tisane, gli “aggeginnasticafaidate”, creme e impiastri miracolosi, guaine da indossare di notte, di giorno che ti fanno “sudare tantissimo” come se con il sudore se ne andasse anche la ciccia e i muscoli spuntassero fuori come i funghi dopo la pioggia.
Vero che quest’anno, forse non saremo così preoccupati se il nostro stabilimento balneare sarà Balcon Beach.

Intanto oggi uscendo per il solito giro in farmacia ho notato che qualcosa è cambiato: più passaggi di auto, più gente in giro…

Ho pensato all’effetto dell’avviso di un paio di giorni fa che diceva che è permesso portare a spasso i figli minori e gli anziani disabili. Le restrizioni non sono cambiate, tutto rimane uguale ma a me è venuto il sospetto che o la gente abbia capito un po’ quello che fa comodo, diciamo che si è “facilitata” la regola da seguire, oppure si stanno cominciando a vedere gli effetti di una certa insofferenza causata, a parer mio, anche al fatto di non “fare le cose fino in fondo” ossia: sono stato a casa tutto questo tempo, dovrei fare un po’ di sforzo in più.. ma…no dai…basta così!

Ho visto due signori…no signori è troppo…due “tizi” che parlavano abbastanza vicini, entrambi con le mascherine: uno ce l’aveva calata sul mento e l’altro tirata su sulla fronte. Vabbè…

Nella via che normalmente percorro per andare verso il centro, subito fuori la stazione, c’è una villetta veramente graziosa, direi dei primi del ‘900. È uno studio medico. Una mamma sta uscendo dal cortiletto che precede le scale d’ingresso della villetta. Spinge un passeggino con dentro un bimbo piccolo e ha con sé anche una bimbetta di circa 5 anni con una bella parlantina. C’era anche un giovane uomo nel cortiletto che ho poi capito essere il papà.
Mamma posso venire anch’io a fare il giretto?” chiede la bimba (evidentemente stavano facendo anticamera per entrare nello studio e vista la bella giornata, nell’attesa la mamma ha pensato di fare due passi). “No tesoro- risponde la mamma- lo sai che non si può più di uno alla volta”.

Brava signora- – penso fra me e me. La bimba non replica, non fa il muso , niente, non insiste accetta la spiegazione. Brava bimba – penso sempre io. Non ho finito di pensarlo che la mamma: “Massì dai vieni anche tu”….Vabbè numero 2…

A pochi passi da casa c’è un’altra farmacia e ogni tanto vado anche lì, ma in quella in centro sono sicura di trovare quello che mi serve’ intanto faccio anche una passeggiata (nell’attesa che le temperature si alzino un po’ per andare a correre).
Tornando a casa vedo che anche qui ci sono delle persone in coda. Sovente le auto sono parcheggiate malamente, sempre per il discorso che le persone fanno quello che è comodo non quello che è giusto,
occupando più di metà della corsia e obbligando le auto che viaggiano in quella corsia ad invadere la corsia nel senso opposto. Sul marciapiede in cui io sto camminando c’è un signore, pardon un “tizio” che è fuori dall’auto e non sta facendo la coda, si capisce che ha accompagnato qualcuno. L’auto, parcheggiata alla “massìchevuoichesia” è con il motore acceso, senza nessun motivo….Nostalgia dell’aria inquinata? Vabbè numero 3…

All’andata ho visto un altro “tizio”, seduto su una delle panchine nel piccolo parco, accanto alla famosa area per i cani di cui ho parlato nella prima pagina di questo “bloggario”…sta leggendo…mi chiedo se sia concesso. Al ritorno non c’era più però io una volta rientrata rileggo bene tutta l’ordinanza in merito. NO NON SI DEVE! Vabbè numero 4

Ho anche visto qualche guanto di lattice buttato a terra…i “vabbè” di oggi cominciano ad essere un po’ troppi.
Sono quasi stata più contenta giorni fa quando la città era praticamente deserta.
Non so se sia un buon segno…

C’è un pino molto alto nel giardino del condominio in cui abito che è abbastanza vicino alla finestra del bagno. Da un po’ di anni a questa parte era diventato un punto di ritrovo per le tortore. Dapprima erano solo due poi sono aumentate a mano mano. L’anno scorso ne ho contate più di una ventina. Mi piaceva al mattino guardarle attraverso il vetro. Quest’anno non le ho viste, sì, due o tre qualche mese, poi sono sparite. Mi mancano un po’. Ogni mattina guardo sperando di vederne qualcuna ma niente.
Credo anche che il pino sia malato, ha un colorito “anemico”.
Ma tu guarda cosa mi viene in mente!

Ho sentito qualcuno che si lamenta perché: “gli è stata tolta la sua libertà”.
Bisognerebbe fare dei corsi per insegnare alle persone il vero significato di una parola come questa (ma non solo questa) e far vedere loro cosa realmente significhi essere privati della propria libertà.
Riusciamo a perdere del tempo prezioso a fare le cose sbagliate, a credere a notizie senza alcun fondamento, a cercare delle patetiche scorciatoie per farla in barba a non si bene chi, a fare i capricci come fanno i bambini che non vogliono fare i compiti (un’ora per convincerli tra urla e piagnistei per svolgere un compito che si scopre poi aver portato a termine in venti minuti).

Il presidente della Bielorussia dice che da loro il virus non c’è e che, praticamente, siamo tutti degli psicotici.

E dopo questo chiudo la mia memoria di oggi facendomi aiutare nientemeno che dal grande Lisander (così era chiamato Alessandro Manzoni dagli amici):
“[…] se non v’è dispiaciuta affatto, vogliatene bene a chi l’ha scritta….
Ma se invece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s’è fatto apposta.[…]”

 

 

Mar 25, 2020 - Ai tempi del corona virus    Commenti disabilitati su Tutta mia la città

Tutta mia la città

24 marzo. Sono circa le 18:30.
Nuovamente munita di autocertificazione, quella nuova, la “3.0”, esco per dirigermi ancora in farmacia. Di nuovo? direte voi….che volete che vi dica? Sì, di nuovo. Sto facendo una cura e devo andare a procurarmi i farmaci.
Fa freddino, le temperature si sono abbassate.
In Molise, quella regione che molti pensano non esista e sia stata inventata, ha nevicato: fonti attendibili me lo hanno detto, anzi mi hanno mandato le foto.
Comunque…esco e mi avvio verso il centro.

Mi rendo conto che c’è molto più silenzio della settimana scorsa. I passaggi delle auto sono ulteriormente ridotti, c’è ancora meno gente…ora che ci penso non ho più visto cani portati a spasso…ah già l’ordinanza dei 200 metri, ora ricordo…no, c’è ancora qualcos’altro…
L’ULTIMA DIRETTIVA!! Non si può più uscire dal proprio comune salvo situazioni particolari e devono essere veramente particolari.

Sono quasi le sette di sera ma sembra notte fonda.  Non perché sia buio, c’è ancora luce, le giornate si sono ormai allungate parecchio, ma per l’assenza di gente e di rumori.
Anche il passaggio dei treni si è ridotto. Passando in stazione, sia all’andata che al ritorno, ho sentito solo un annuncio di un regionale veloce.

In farmacia non c’era nessuno.
Quelli che erano andati a ritirare la spesa in un supermercato fuori dal proprio comune, sono stati rimandati indietro.
Si fanno scorte di cibo sullo stile degli Apocalittici americani (documentario a puntate del 2012)
Dopo il gel dell’Amuchina….È SPARITA LA CARTA IGIENICA!!

Gollum e carta igienica

Veder le strade deserte mi ha, comunque, confermato la coscienziosità dei cittadini.
Mi ha anche ricordato quando ero bambina e trascorrevo le mie vacanze in campagna. A volte uscivo di casa e andavo a passeggiare per il paese in pieno pomeriggio. Non c’era anima viva. Silenzio assoluto. Ma era normale in piena estate a quell’ora le persone stavano in casa al fresco, a schiacciare un sonnellino, e così molti dei miei coetanei. Io, con la scusa di recarmi dalla casa dei nonni a quella degli zii, me ne andavo in giro e canticchiavo sempre due canzoni: “Tutta mia la cittààààà, un deserto che conosco…” una cover della fine degli anni ‘60 del brano inglese “Blackberry Way” dei The Move, che da noi era stato portato al successo dall’Equipe 84, oppure un’altra che cantava Bobby Solo: “Al mio paese quando il sole picchia sulle case, tutta le gente chiudi gli occhi e chiude le persiane…..” (chissà se qualcuno di voi se le ricorda).
Non avrei potuto immaginare che tanti anni dopo le strade sarebbero state deserte e non per il caldo o per l’ora tarda…

Sono le otto e mezzo di sera e sento un abbaiare forsennato e isterico…so chi è. Sempre lo stesso cagnolino portato a spasso dal suo padrone. Questo sì non ha saltato praticamente un giorno. Lui abbaia sempre a tutto e a tutti, nervoso e prepotente, come se chiunque, umano e non che si trovi per strada, sia lì per fargli un dispetto o per portargli via qualcosa. O forse ha solo paura che questo avvenga…

Anche il principe Carlo si è ammalato…e qui i commenti si sprecano: vedi?…nonostante tutti i suoi soldi…anche lui…non serve essere nobili…’a livella, come diceva Totò…non solo ai poveri diavoli.

Io penso che se non potessimo avvalerci dei farmaci, dei presidi sanitari e dell’evoluzione tecnologica, questa pandemia a quest’ora avrebbe mietuto vittime tante quasi quante ne fece l’influenza spagnola durante i due anni successivi alla fine della Grande Guerra.

Io non sto male a casa, anzi.
Leggo, studio, scrivo, guardo un sacco di film e documentarti, faccio ginnastica…l’unico handicap è il mio livello di vitamina D ma, come detto prima, i farmaci aiutano in attesa di poter uscire…mi sa che prenderò il sole sul balcone appena possibile, perché no?
E penso anche a quante donne in questo momento a casa loro proprio non stanno bene.
Alla fine della quarantena temo che, oltre ai morti per la pandemia, si farà la conta anche delle donne morte per mano dei compagni…
Sono anche in aumento i TSO.
Ci saranno forse dei divorzi in più, forse anche delle nascite.
Qualcuno, forse, riscoprirà qualcosa della persona che ha accanto e che aveva dimenticato o scoprirà qualcosa di nuovo che sorprenderà piacevolmente…qualcun altro scoprirà di AVERE UNA PERSONA ACCANTO!!
Spero ci ricorderemo di questo periodo…possibilmente un po’ più a lungo di quanto non si ricordi le cose lei…

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Mar 22, 2020 - Ai tempi del corona virus    Commenti disabilitati su Una mosca nell’universo

Una mosca nell’universo



Sabato 21 marzo 2020, anno bisestile.

Primo giorno ufficiale di Primavera!!

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Paolo Fox aveva detto che sarebbe stato un anno fortunato

No, non guardo quel genere di programmi, era uno dei tanti post ironici che arrivano in questo periodo per alleggerire un po’ la tensione.

È ormai tarda mattinata. Dalla finestra aperta del bagno che si affaccia sul lato strada, sento un condomino che dalla finestra di casa sua discute con un vigile in strada. Non capisco bene di cosa stiano discutendo ma:

1) il suddetto vigile aveva in mano un rotolo di nastro a strisce bianche e rosse utilizzato in genere per interdire un’area

2) sempre il suddetto vigile replica al condomino “…è un parco pubblico” “…non siamo noi a prendere queste decisioni” “…senta…non so che dirle, telefoni, scriva o parli con chi…”

Non capisco bene cosa dice il condomino: la discussione era già cominciata, c’è uno strano riverbero che, unito al suo timbro di voce e allo spiccato accento calabrese non mi fa capire bene.

Anni ed anni di film e serie televisive poliziesche da “Tenente Sheridan” a “Il Commissario Montalbano” da “Il comissario Maigret” a “C.S.I.” passando per “Law and Order” hanno scatenato il segugio che è in me.

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Avete presente il campetto di pallacanestro e l’area cani di cui parlavo nel “flusso di coscienza” precedente?

Ebbene ho aguzzato la vista, notevolmente aiutata dai miei occhiali con lenti progressive, e ho notato che:

1) i cancelli di ingresso al campetto sembrano chiusi con due possenti catene e altrettanti possenti lucchetti…ma potrebbe essere anche un effetto ottico…

2) dalla rete che delimita l’area cani pende un foglio bianco che sembra tanto una comunicazione ufficiale

Vado in cucina e, guarda caso, mi rendo conto che DEVO andare a buttare la spazzatura…non piove…ci sono quasi 15 gradi…Vado!

Ehhhhgggià si sente che sta arrivando la primavera!

Dalle finestre aperte si sentono le voci delle persone che stanno preparando pranzo, qualcuno è al telefono che parla con i familiari o con gli amici..

A proposito: benedetto sia internet e tutto ciò che vi è connesso. Riusciamo ad immaginarci tutti noi in un momento come questo senza internet???!!!

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Compiuto il mio dovere di casalinga mi dirigo verso la “scena del crimine” che dista, credo, 50 metri da casa e:

1) effettivamente i cancelli sono chiusi con due belle catene spesse nuove di pacca e lucchetti annessi

2) il foglio che pende è un blablabla di avviso in cui alla fine si dice (riassumendo) che se vuoi portare il tuo amico peloso a giocare e a fare “altro” lo puoi fare ma a non più di 200 metri da casa, che tutte le aree pubbliche sono state interdette per evitare assembramenti…insomma il resto lo sapete (mi chiedo anche quanto questo foglio durerà integro visto che è appeso ad una cordicella e non neanche plasticato…una bella pioggia e ciao…vabbè)

3) il cancello dell’area cani non è stato chiuso ma è stato messo il nastro “delimitatore d’area” all’ingresso. Se vuoi portare Bobi a giocare e fare pupù ci passi sotto…deduco… (e portati un documento che attesti dove abiti).download (1)

Mi stavo chiedendo: ma i cancelli sono chiusi con catena e lucchetto da diversi giorni (ed ecco spiegato il motivo per cui non c’era nessuno), o li hanno messi stamane e le persone sono state così ligie da non andarci comunque nei giorni precedenti seguendo i “consigli”?

L’area cani non era interdetta eppure ormai da giorni è praticamente deserta.

Che i cittadini di Chivasso siano particolarmente coscienziosi?

Poi penso: probabilmente catene e avviso erano lì da qualche giorno ma io non ero stata “stimolata” ad osservare e non me ne sono accorta. Stamane il piccolo diverbio tra i due protagonisti della storiella mi ha pungolata ed ecco che parte la storia….

Quanto siamo abituati a guardarci attorno e a non vedere?

Il celeberrimo investigatore protagonista dei gialli di Agatha Christie, Hercule Poirot, dice che sovente gli occhi vedono dei particolari che le nostre “celluline grigie” (questo scritto tra virgolette dovete pronunciarlo alla francese sennò non funziona) non registrano subito.

Cos’è che ci fa sorvolare sui dettagli? La pigrizia, la paura, la non abitudine…

Lo sappiamo tutti che “guardare” non significa “ osservare” e quindi “vedere”, che non è sufficiente dire che “siamo vivi” solo perché i “parametri vitali” ci dicono così e che, quindi, “sapere” non significa “prendere coscienza” o “essere consapevoli”.

Comunque… rientro dal giro di perlustrazione con questi pensieri e intanto noto che sulla striscia di prato dal lato opposto della strada sono spuntati dei fiorellini, gli alberi potati hanno messo le gemme e quelli non potati sono tutti fioriti.

Altro pensiero: ma quanto se ne frega l’universo degli esseri umani?

Carestie, cataclismi, pestilenze, pandemie…lui va avanti come se niente fosse.

Sono d’accordo con buon’anima del comico Roger Carlin

Roger Carlin

(dico comico ma è tremendamente riduttivo e vi invito ad andarlo a vedere su youtube), che si poneva il quesito di quale fosse per il mondo il significato dell’essere umano, perché gli uomini sono stati creati, cosa non sapeva non conosceva l’universo per cui si è resa necessaria la presenza dell’essere umano? E si è dato una risposta: PLASTICA!!.

Nell’economia delle ere geologiche la nostra importanza per messer Universo è importante tanto quanto potrebbe essere per noi una “puzzetta” fatta da una mosca e siamo forse fastidiosi per lui, l’universo intendo, quanto lo è la mosca per noi.

Attenzione: potremmo fare la stessa fine

Scacciamosche

 

BUONA PRIMAVERA A TUTTI!